Lettere

Miguel Bosé

Scritte a milioni, nei treni nei giardini
Con calma in un portone pensando a un grande amore
E al buio che si ha nel cuore, alla pioggia e al suo rumore
Al colore di un liquore, alle luci di una piccola città

Lettere buone che ti aiutano a star bene
Scritte da gente che vuol farti compagnia
Oppure tristi che ci pensi settimane
E non riesci a mandarle via

Scritte in una stanza, nei locali di provincia
Legate a una speranza, a un sogno che non vuoi perdere
Pensando a un lungomare, a una storia da raccontare
A un vuoto da riempire, a un anno andato al diavolo
Scritte per passatempo, per noia o per tormento
Aggrappate a un sentimento, scordate sopra il tavolo di un bar

Lettere che ci fan sentire meno soli
E si rileggono nei giorni di follia
E ti vien voglia di far due passi fuori
E poi ti torna l'allegria

Scritte in una vita, o nel tempo di una partita
Con rabbia e confusione, per troppa solitudine
Scritte al mondo intero, o a un amico solo
Dicendo ciò che è vero, nel modo che è più semplice
Parlando di un lavoro, di tutti e di nessuno
Scavando nel futuro, chiedendosi dov'è la libertà

Ed io vorrei pensar qualcosa di speciale
Come se uscissi adesso da una galleria
E mi lasciassi dietro il vuoto il buio il male
E andassi incontro a una poesia

Parlarti della mia vita, di una corsa in autostrada
Di cosa è un'amica, di come i giorni passano
E scriverti dal cuore, senza scegliere le parole
Così senza imbrogliare, restando sospesi un attimo
Nel silenzio di una notte, tra mille stelle rotte
Soffiare sopra il foglio, e vederti qui che sei vicino a me