Non Possiamo Chiudere Gli Occhi

Eros Ramazzotti

Io mi chiamo Nino e ho dieci anni
vivo in più di mille periferie, 
ho parenti neri, bianchi e gialli,
e ogni giorno subisco soverchierie. 
La mia storia è un grido su bocche mute,
una di quelle storie taciute. 

Io mi chiamo Nino e tu devi ascoltarmi:
è da quando esisto che su di me,
alzano la voce e anche le mani. 
Il male che fa dentro tu non sai quant'è.
La mia storia è un grido che non ha fine,
da quanto tempo io sento dire: 

Non possiamo chiudere gli occhi,
guarda li cosa succede, 
non possiamo chiudere gli occhi, 
dillo a chi non vuole vedere. 
Il risveglio delle conoscenze più non tarderà, 
sarà questa la notizia sconvolgente
quando arriverà.

Sono vostra madre e mi chiamo terra
vi ho cresciuti tutti quanti, io. 
Ricordate un tempo com'ero bella, 
prima che deturpassero il volto mio. 
La mia storia è un grido di sofferenza,
in mezzo a troppa indifferenza. 

Non possiamo chiudere gli occhi,
guarda li cosa succede, 
non possiamo chiudere gli occhi,
dillo a chi non vuole vedere. 

Non possiamo chiudere gli occhi,
dillo forte a certe persone, 
non possiamo chiudere gli occhi, 
non possiamo farlo - tu lo sai-
ora più che mai. 

Non possiamo chiudere gli occhi, 
guarda li quanto dolore, 
non possiamo chiudere gli occhi,
dillo forte a certe persone.
Il risveglio delle conoscenze più non tarderà,
sarà questa la notizia sconvolgente quando arriverà.

Io mi chiamo Nino e ho dieci anni, 
non dimenticarti mai di me! 
Io mi chiamo Nino e ho dieci anni, 
non dimenticarti mai di me!